Dopo la prima tappa dedicata ai secoli XV-XVI, il progetto di ricerca promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in collaborazione con il Centro Studi sul Rinascimento e l’École pratique des Hautes Études (Paris-Sorbonne), prosegue presentando con questo volume il frutto dei lavori del secondo convegno (30 novembre – 2 dicembre 2010), incentrato sulla cultura bolognese nel secolo XVII. Durante il Seicento gli artisti bolognesi diedero un contributo straordinario alla migrazione di forme e di linguaggi in altri paesi europei ed extra-europei. Dall’arte fortificatoria all’architettura, dalla decorazione alla scenografia teatrale, passando per la pittura con i suoi stupefacenti effetti illusionistici della quadratura, le competenze dei bolognesi godettero di grande fama, rivelandosi capaci di operare una feconda sintesi dell’esperienza emiliana con le tradizioni di altri contesti culturali. Ne emerge un caleidoscopio, complesso e promettente, di fenomeni e di dinamiche che si incrociano, si contaminano e si potenziano secondo relazioni insospettate tra personaggi, filoni e discipline, che aprono un nuovo terreno di ricerca.