Dopo gli studi dedicati al Rinascimento e al secolo XVII, il progetto di ricerca promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in collaborazione con il Centro Studi sul Rinascimento e l’École pratique des Hautes Études (Paris-Sorbonne), prosegue presentando con questo volume il frutto dei lavori del terzo convegno (22-24 maggio 2012), incentrato sulla cultura bolognese e il suo irraggiamento nel secolo XVIII. Durante questo periodo, profondamente influenzato dall’Illuminismo francese, gli artisti bolognesi diedero un contributo straordinario alla migrazione di forme e di linguaggi in altri paesi europei ed extra-europei. Dall’arte fortificatoria all’architettura, dalla decorazione alla scenografia teatrale, passando per la pittura con i suoi stupefacenti effetti illusionistici della quadratura, le competenze di tali artisti godettero di grande fama e furono fatte proprie e diffuse da maestri capaci di operare una feconda sintesi fra l’esperienza emiliana e le tradizioni di altri contesti culturali. Ne emerge un caleidoscopio, complesso e promettente, di fenomeni e di dinamiche che s’incrociano, si contaminano e si potenziano secondo molteplici relazioni, a volte insospettate, tra personaggi, filoni e discipline, che aprono un nuovo terreno di ricerca.