Projet Lauréat PSL-Columbia 2018 :
Presentazioni
– Fabio Roversi-Monaco p.V
– Claudio Leggio p.VII
– Sabine Frommel, Crocevia e capitale della migrazione artistica. Forestieri a Bologna e bolognesi nel mondo: le relazioni tra Bologna e il Portogallo p.IX
I. BOLOGNA, L’ITALIA E IL PORTOGALLO NEL RINASCIMENTO: UMANESIMO E ARTE
– Rafael Moreira, Bologna et le Portugal. Mille ans de rapports d’art et de culture p.3
– Gian Mario Anselmi, Bologna crocevia, il Mediterraneo e l’Umanesimo portoghese p.11
– Sylvie Deswarte-Rosa, Francisco de Holanda à Bologne, Pâques 1540. Les Portugais et Bologne durant le première moitié du Cinquecento p.21
II. BOLOGNA E IL PORTOGALLO NEL RINASCIMENTO: ARCHITETTURA
– Daniele Pascale Guidotti Magnani, Filippo Terzi bolognese. Precisazioni biografiche e stilistiche p.71
– Micaela Antonucci, Le due vite di Filippo Terzi, architetto e ingegnere dall’Italia al Portogallo p.83
– Miguel Soromenho, Ricardo Lucas Branco, The architectural career of Filippo Terzi in Portugal (1577-1597) p.101
– Francesco Ceccarelli, Da Filippo Terzi a Francesco Galli Bibiena. Una nuova attribuzione del codice 12956 della Biblioteca Nacional de Portugal p.125
III. BOLOGNA E IL PORTOGALLO NEI SECOLI XVII-XVIII: ARTE E ARCHITETTURA
– Marinella Pigozzi, Ogni opera d’arte si ritaglia tempi e spazi diversi p.139
– Maria Isabel Braga Abecasis, Giovanni Carlo Bibiena, the Real Barraca and the old palace of Ajuda p.151
– Giuseppina Raggi, Una lunga passione per l’opera in Portogallo: la regina-consorte Maria Anna d’Asburgo, l’arte dei Galli Bibiena e nuovi disegni per il Real Teatro dell’Ópera do Tejo p.159
IV. BOLOGNA E IL PORTOGALLO NEI SECOLI XVIII-XIX: ARTE E ARCHITETTURA
– Renata Malcher de Araújo, Antonio José Landi. «Egli solo restò nel Morticù» p.191
– Rui Lobo, Gian Giacomo Azzolini (1723-1791): a Bolognese architect between Lisbon and Coimbra p.203
– Luís Soares Carneiro, Two theatres by Fortunato Lodi in Portugal p.227
– Cátia Gonçalves Marques, Fortunato Lodi and the patronage of Joaquim Pedro Quintela: the Farrobo’s family mausoleum at the Convent of Castanheira p.243
– Angela De Benedictis, Un problema storiografico: il Rinascimento bolognese in Italia e in Europa p.251
– Tavole 259
– Abstracts 271
– Abbreviazioni 279
– Bibliografia 281
– Indice dei nomi 307
– Indice dei luoghi 319
I saggi raccolti in questo volume compongono un caleidoscopico, inedito racconto delle strette relazioni culturali e artistiche che si stabiliscono e crescono attraverso i secoli, dal XVI al XIX, tra Bologna e il Portogallo. Invisibili ma saldi ponti si stendono tra la città felsinea e la nazione lusitana, attraversati in entrambe le direzioni: Bologna è il luogo dove approdano molti artisti portoghesi, per formarsi presso il suo celebre Studium e per respirare le tendenze e gli stimoli che da tutta Europa in questa città si incontrano e si mescolano; e il Portogallo, terra di confine fra l’Atlantico e il Mediterraneo e dunque crocevia fra culture multiformi, è la meta preferenziale per un elevato numero di artisti bolognesi o che a Bologna si erano formati.
Bologna, attraverso questo nuovo sguardo, appare come un vero e proprio centro nevralgico europeo in molteplici ambiti, dal diritto alla letteratura fino alle arti, dall’architettura alle fortificazioni fino alle scienze: sempre di più questa affascinante città si conferma come un Crocevia e capitale della migrazione artistica, titolo di un ambizioso progetto di ricerca avviato nel 2009, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dalla École pratique des Hautes Études (Paris-Sorbonne), che si è articolato in una serie di convegni e pubblicazioni di cui questo volume, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, è l’ultima tappa.
Dopo gli studi dedicati al Rinascimento e al secolo XVII, il progetto di ricerca promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in collaborazione con il Centro Studi sul Rinascimento e l’École pratique des Hautes Études (Paris-Sorbonne), prosegue presentando con questo volume il frutto dei lavori del terzo convegno (22-24 maggio 2012), incentrato sulla cultura bolognese e il suo irraggiamento nel secolo XVIII. Durante questo periodo, profondamente influenzato dall’Illuminismo francese, gli artisti bolognesi diedero un contributo straordinario alla migrazione di forme e di linguaggi in altri paesi europei ed extra-europei. Dall’arte fortificatoria all’architettura, dalla decorazione alla scenografia teatrale, passando per la pittura con i suoi stupefacenti effetti illusionistici della quadratura, le competenze di tali artisti godettero di grande fama e furono fatte proprie e diffuse da maestri capaci di operare una feconda sintesi fra l’esperienza emiliana e le tradizioni di altri contesti culturali. Ne emerge un caleidoscopio, complesso e promettente, di fenomeni e di dinamiche che s’incrociano, si contaminano e si potenziano secondo molteplici relazioni, a volte insospettate, tra personaggi, filoni e discipline, che aprono un nuovo terreno di ricerca.
Dopo la prima tappa dedicata ai secoli XV-XVI, il progetto di ricerca promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, in collaborazione con il Centro Studi sul Rinascimento e l’École pratique des Hautes Études (Paris-Sorbonne), prosegue presentando con questo volume il frutto dei lavori del secondo convegno (30 novembre – 2 dicembre 2010), incentrato sulla cultura bolognese nel secolo XVII. Durante il Seicento gli artisti bolognesi diedero un contributo straordinario alla migrazione di forme e di linguaggi in altri paesi europei ed extra-europei. Dall’arte fortificatoria all’architettura, dalla decorazione alla scenografia teatrale, passando per la pittura con i suoi stupefacenti effetti illusionistici della quadratura, le competenze dei bolognesi godettero di grande fama, rivelandosi capaci di operare una feconda sintesi dell’esperienza emiliana con le tradizioni di altri contesti culturali. Ne emerge un caleidoscopio, complesso e promettente, di fenomeni e di dinamiche che si incrociano, si contaminano e si potenziano secondo relazioni insospettate tra personaggi, filoni e discipline, che aprono un nuovo terreno di ricerca.
– Sabine Frommel: Introduzione – p. 7-12
– Gian Mario Anselmi: Rinascimento e rinascimenti – p. 15-23
– Loredana Chines: Il dominio della parola tra filologia, poesia e immagine nell’umanesimo bolognese – p. 25-36
– Marta Guerra: La formazione di Leon Battista Alberti a Bologna – p. 37-46
– Pietro Frassica: Scrittura e dissensi nella feconda stagione bolognese di Gian Mario Filelfo – p. 47-52
– Paulina Spiechowicz: Contributi e intermediazione – p. 53-60
– Giuseppe Olmi: Bologna nel secolo XVI – p. 61-80
– Angela De Benedictis: Un umanista tedesco tra Bologna e Norimberga, tra le due guerre d’Italia e la Riforma in Germania – p. 81-90
– GiovannaPerini: Bologna e la letteratura artistica tra Quattro e Cinquecento – p. 91-101
– Anja Grebe: Albrecht Dürer e « l’Arte segreta della prospettiva » – p. 105-118
– Elisabetta Fadda: L’Apelle vagabondo e Agostino delle Prospettive – p. 119-132
– Laura Aldovini: Bologna 1506 – p. 133-146
– Marzia Faietti: 1506 – p. 147-164
– Sabine Frommel: Innovazione tramite mediazione – p. 165-185
– Dominique Cordellier: Primaticcio, Serlio, Lorenzo Penni e Jean Goujon tra Bologna e Francia – p. 187-202
– Sandro De Maria; Simone Rambaldi: Vetera rerum exempla – p. 203-230
– Adriano Ghisetti Giavarina: Le opere di Aristotele Fieravanti in Italia – p. 233-242
– Dmitrij O. Švidkovskij: Aristotele Fieravanti in Russia – p. 243-256
– Christoph L. Frommel: Alessandro Pasqualini e l’architettura bolognese – p. 257-272
– Daniela Lamberini: Architettura civile e militare del capitano bolognese Francesco De Marchi, uomo di corte e trattatista nell’Europa del Cinquecento – p. 273-290
– Marino Viganò: Ingegneri militari bolognesi all’estero nel XV e XVI secolo – p. 291-307
– Krista De Jonge: Importazione, invenzione, assimilazione – p. 320
– Sara Benzi: La cappella di San Saturnino a Fontainebleau – p. 321- 334
– Maria Gioia Tavoni: Nella Biblioteca di San Gerolamo della Certosa di Bologna, uno spaccato librario di rilevanza europea – p. 339-350
– Nicole Dacos: Tommaso Vincidor e la diffusione del raffaelismo nei Paesi Bassi – p. 351-363
– Giovanni Sassu: Attorno all’imperatore – p. 365-380
– Vera Fortunati Pietrantonio: Nuove considerazioni sul viaggio di Prospero Fontana in Francia – p. 381-394
– Ilaria Bianchi: Tra Bologna e l’Europa – p. 395-407
– Fernando Marías: Tibaldi all’Escorial – p. 409-444
– Angela Ghirardi: Bartolomeo Passerotti, pittore di genere, e i modelli fiamminghi tra ossequio e divergenza. – p. 445-456
– Simone Twiehaus: Dal nord a Bologna – p. 457-468
– Michele Danieli: Gli incisori fiamminghi di Dionisio Calvaert – p. 469-482
Projet Lauréat PSL-Columbia 2018 :