EA 7347 HISTARA

Histoire de l’art,

des représentations et de

l’administration en europe

I disegni di Charles Percier 1764-1838.

Toscana, Umbria e Marche nel 1791
Auteur(s)
Co-Auteur(s)
Directeur(s)
Co-Directeur(s)
GARRIC Jean-Philippe
Année de parution : 2021
208 p., 21x27 cm, con oltre 40 illustrazioni in bianco-nero e 130 a colori, ISBN : 978-88-8595-74-7, 40 €
(Campisano editore, Roma, 2021) https://www.campisanoeditore.it/index.php/catalogo/architettura/12-collana-architettura/309-i-disegni-di-charles-percier-2

Viaggio tra i disegni di Charles Percier: un’inchiesta su che cos’è la Toscana, Sabine Frommel, Jean-Philippe Garric – SAGGI: Percier e il problema delle murature colossali a bugnato della Toscana, Jean-Philippe Garric – Rilievo e incisione di architettura a Firenze tra Cinquecento e Settecento, Mario Bevilacqua – Il viaggio in Italia degli scandinavi nel secondo Settecento, Saverio Sturm – Percier et les autres : Français en voyage et regards croisés sur Florence. Antonio Brucculeri – SCHEDE: TOSCANA – UMBRIA – MARCHE – APPARATI: Bibliografia generale – Indice dei nomi – Indice dei luoghi

I CURATORI

SABINE FROMMEL è Directeur d’études alla cattedra d’Histoire de l’Art de la Renaissance all’École Pratique des Hautes Études (Sorbonne, PSL). Dal  al  è professore invitato all’università di Bologna (Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica). I suoi interessi scientifici sono dedicati a una molteplicità di temi trasversali: i grandi architetti del Rinascimento italiano, l’evoluzione delle tipologie e dei linguaggi architetto- nici nel Quattrocento e Cinquecento, i processi di migrazione in Europa, la rappresentazione dell’architettura nella pittura, la fortuna del Rina- scimento fino all’Ottocento, la nascita e lo sviluppo della disciplina della storia dell’architettura. Sabine Frommel è membre associée dell’Acade- mie Royale à Bruxelles e membre correspondant de l’Académie des Beaux Arts à l’Institut de France. Nel  riceve il Premio Sulmona (Premio di Critica d’Arte, XXI Edizione). Fra le sue ultime pubblicazioni, Peindre l’architecture durant la Renaissance italienne. Origines, évolution, tran- smission d’une pratique polyvalente (Chaire du Louvre), Paris, ; Leonardo da Vinci. Architektur und Erfindungen (Stuttgart, ); Leonardo da Vinci e l’architettura (con J. Guillaume, Modena, ; ed. fra. Léonard de Vinci et l’architecture, Paris); Giuliano da Sangallo (Firenze, ; ed. ted. Giuliano da Sangallo. Architekt der Renaissance. Leben und Werk, Basel, ).

JEAN-PHILIPPE GARRIC è professore di Storia dell’architettura contemporanea all’università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Incaricato dei program- mi di ricerca in storia dell’architettura dell’Institut National d’histoire de l’art (-) e stato invitato alla Sapienza () e a Columbia Uni- versity (). Tra le sue pubblicazioni si segnalano: Recueils d’Italie. Les modèles italiens dans les livres d’architecture français (Mardaga, ); Le livre et l’architecte (con E. d’Orgeix e E. Thibault), (Mardaga, ); la ristampa critica dei due principali libri di architettura di Percier e Fon- taine: Villa de Rome. Choix des plus célèbres maisons de plaisance de Rome et de ses environs, Bruxelles (Mardaga, ); Palais de Rome. Palais, maison set autres édifices modernes dessinés à Rome, Bruxelles (Mardaga, ); una biografia di Percier e Fontaine: Percier et Fontaine. Les archi- tectes de Napoléon (Belin, ) e la prima edizione delle memorie private di Fontaine (Mia Vita, Paris (Éditions des Cendres, ). Ha inoltre curato la prima mostra su Percier (Charles Percier. Architecture and Design in an Age of Revolutions (Yale University Press,  / Réunion des musées nationaux, ) ed è stato uno dei curatori della prima mostra dedicata a Jean Jacques Lequeu: Jean-jacques Lequeu. Bâtisseur de fansta- smes (con L. Baridon e M. Guédron, ).

 

L’OPERA

Dopo un primo volume dedicato all’Emilia Romagna, si pubblicano i disegni che Charles Percier (Parigi, -) ha eseguito durante la sua breve permanenza in Toscana e nel suo passaggio in Umbria e nelle Marche, mettendo a fuoco un ulteriore aspetto della sua ricca produzione grafica durante gli oltre quattro anni trascorsi in Italia. I disegni sono una sorta di enciclopedia personale. Non furono realizzati unicamente co- me ricordo dei luoghi più notevoli che Percier ebbe l’opportunità di visitare, ma si pongono come un vero e proprio strumento professionale, cui fare ricorso per ideare libri, nutrire riflessioni da architetto e il proprio lavoro di progettazione, illustrare idee ai numerosi studenti. Alla fine del- la sua vita Percier fece rilegare i disegni in volumi tematici, e li lasciò in eredita ai suoi allievi, che poi li donarono alla Biblioteca dell’Institut de France dove tutt’ora si conservano. Il soggiorno in Toscana di Percier è di poco successivo alla partenza da Roma, tappa del viaggio a piedi che nel  lo riportò a Parigi. Si presenta come una parentesi che gli permette, in margine al percorso principale che attraversa Spoleto, Campello sul Clitunno, Foligno, Loreto, Ancona, Pesaro, Fano, Tolentino, Macerata e Recanati, di visitare Radicofani, San Quirico d’Orcia, Siena, Arezzo, e soprattutto Firenze, città alla quale dedica più di sessanta disegni. A segnare questo viaggio nell’architettura furono le precedenti esperienze ro- mane, che consentirono a Percier di maturare e affinare progressivamente l’esercizio del rilievo e di perfezionare la sua tecnica, caratterizzata dal tratteggio a lapis, poi ripassato a penna e infine ad acquerello. Questo prezioso, seducente corpus grafico, oltre a offrire le prime testimonianze note di alcuni monumenti e a documentare spazi urbani di notevole importanza, attesta il gusto, gli interessi e lo sguardo eclettico di un giovane architetto francese della fine del Settecento. Uno sguardo che abbraccia un ampio arco cronologico, dall’antico al periodo moderno, accordando particolare interesse alle prime manifestazioni del Rinascimento, privilegiandone la dimensione arcaica che aveva già suscitato il suo interesse nel- lo studio di case e palazzi del Quattrocento romano. Per rispondere a questa polisemia, il presente volume si arricchisce di analisi storiche com- plementari, riunendo specialisti della storia di Firenze, della Toscana e delle varie località visitate da Percier, dell’arte edilizia del Rinascimento, della cultura e della pratica architettonica francesi ed europee nell’età rivoluzionaria e napoleonica.